Corallaria
Sismel - Edizioni del Galluzzo
A cura di Bisanti A.
Testo Italiano e Latino.
Tavarnuzze, 2024; br., pp. 211.
(Teatro Umanistico. 19).
collana: Teatro Umanistico
ISBN: 88-9290-140-0
- EAN13: 9788892901407
Soggetto: Teatro
Testo in:
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Prima delle sette commedie composte dall'umanista ferrarese Tito Livio Frulovisi (1400-1463 c.), la Corallaria è caratterizzata da un doppio intreccio, entro il quale si individuano frequenti contaminazioni fra temi di tradizione comica classica e motivi di origine novellistica. Rappresentata a Venezia nel 1432, probabilmente da una compagnia di attori professionisti, la Corallaria si configura come una commedia "stataria", dal momento che la maggior parte degli eventi che vi si verificano, piuttosto che direttamente rappresentata, viene raccontata dai personaggi. Il titolo, di stampo evidentemente plautino, deriva dai coralli che il giovane Miles si fa prestare da Faceto e regala alla vecchia Claudipoti per incoraggiarne le speranze matrimoniali (che avranno, però, un esito ben diverso da quello da lei previsto). La scena è ambientata a Pisa, anche se risulta evidente, da allusioni e accenni disseminati nel testo, che il Frulovisi pensava a Venezia. Si sa, inoltre, che la recita della commedia provocò all'autore fastidiose accuse di plagio nei confronti di una commedia di Iacopo Languschi, oggi perduta, oltre che di immoralità. Da queste accuse il Frulovisi, comunque, si difese nel prologo dei Claudi duo, la sua seconda commedia, messa in scena a breve distanza di tempo dalla rappresentazione della Corallaria. L'edizione che qui si presenta, fondata sull'inspectio dell'unico manoscritto che ci ha trasmesso il corpus teatrale del Frulovisi (Cambridge, Library of St. John's College, C. 10, del secolo XV), è la seconda dopo l'editio princeps, allestita da Ch.W. Previté-Orton nel 1932, ed è corredata da un'ampia introduzione, dalla traduzione italiana e dalle note di commento.