Da Vasari a Cavalcaselle. Storiografia artistica e collezionismo in Friuli dal Cinquecento al primo Novecento
A cura di Callegari C. e Pastres P.
Udine, 2007; br., pp. 280, ill., 87 tavv. b/n, cm 17x24.
(Fonti e Testi).
collana: Fonti e Testi
ISBN: 88-8420-363-5
- EAN13: 9788884203632
Soggetto: Collezionismo (Bambole, Chiavi, Giocattoli),Pittura,Regioni e Stati,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Friuli Venezia Giulia
Testo in:
Peso: 0.72 kg
Nel corso del Cinquecento, in concomitanza con la piena fioritura della 'civiltà' del Rinascimento, anche in Friuli comincia a svilupparsi una riflessione critica e storiografica sulle arti che, prendendo spunto dalle scarne indicazioni offerte dal Vasari nelle 'Vite' (1550; 1568), sfocerà nella fondamentale 'Storia delle belle arti friulane' del conte Fabio di Maniago (Venezia, 1819). Raccogliendo e perfezionando le notizie fornite dagli eruditi settecenteschi, essa costituirà a sua volta il punto di partenza per le successive indagini di Giovanni Battista Cavalcaselle, al quale dobbiamo tra l'altro il primo inventario degli oggetti d'arte della Provincia del Friuli. Oltre a tracciare una storia del collezionismo attraverso alcune raccolte particolarmente significative, il volume permette di seguire in dettaglio lo sviluppo della storiografia artistica del Friuli dal Cinquecento al primo Novecento, allorché la mostra dedicata al Pordenone nel quarto centenario della morte (1939) stimola Sergio Bettini a riflettere sulla poetica di questo 'eccentrico' maestro che, formatosi nella 'scuola tolmezzina', diventerà uno dei principali esponenti della maniera moderna in area padana.