Preziose sculture di età ellenistica e romana
LED - Edizioni Universitarie di Lettere Economia e Diritto
Milano, 2006; br., pp. 712, ill., cm 16,5x24.
(Il Filarete. Università degli Studi di Milano. Pubblicazioni della Facoltà di Lettere e Filosofia. 240).
collana: Il Filarete. Università degli Studi di Milano. Pubblicazioni della Facoltà di Lettere e Filosofia
ISBN: 88-7916-325-6
- EAN13: 9788879163255
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Saggi e Studi sull'antichità,Scultura
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Luoghi: Europa,Roma
Extra: Antica Grecia
Testo in:
Peso: 1.32 kg
Le 'preziose sculture' costituiscono una produzione di arte suntuaria che si colloca sul confine tra glittica e scultura. Vere e proprie statuette a tutto tondo, anche se di piccolo formato, le 'preziose sculture' sono attestate in numerosi materiali non metallici di pre-gio: in maggior parte le pietre più tipiche della glittica ellenistico-romana, ma anche l'avorio e l'ambra. L'indagine sulle fonti lettera-rie greche e latine mostra che nell'antichità di tali materiali interessavano, oltre che le caratteristiche fisiche e le provenienze, le qualità simboliche e magiche: l'analisi del rapporto materiale/soggetto ha infatti mostrato alcune significative ricorrenze. La costitu-zione del corpus delle 'preziose sculture' ha portato al censimento di oltre quattrocentocinquanta statuette, alcune ancora inedite, databili tra l'età ellenistica e l'età tardoantica. I temi figurativi spaziano entro un ampio ventaglio, ma si addensano sempre attorno ad alcuni nuclei principali: il ritratto di sovrani, di personaggi oggi ignoti, di intellettuali; la raffigurazione di divinità e di figure del mito, che spesso assume la forma di replica miniaturistica di statue celebri; immagini correlate nel mondo romano all'idea di vitto-ria militare; leggere e gustose scene di genere. Poiché valore della materia, pregio della lavorazione, bellezza e rarità hanno presto causato la ricerca collezionistica delle 'preziose sculture' e quindi il loro distacco dall'ambito originario, si è cercato di ricontestualiz-zarne il maggior numero, circa un terzo del corpus. L'analisi delle possibili funzioni delle 'preziose sculture' ne pone in luce l'impiego soprattutto come simboli del potere e del culto imperiale; come rappresentazioni divine collocate in santuari pubblici, in ambienti privati o nei larari; come ornamenti di lusso per ambienti di rappresentanza, in un intreccio tra artigianato d'arte, diffusione di ideo-logie e ostentazione di rango oggi significativo nella ricerca archeologica.