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Paleotecniche, neotecniche, architettura e città

Edizioni Unicopli

Monza, 2004; br., pp. 130, cm 12x20.
(Atti, Tesi, Ricerche, Saggi).

collana: Atti, Tesi, Ricerche, Saggi

ISBN: 88-7090-751-1 - EAN13: 9788870907513

Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Urbanistica e Viabilità

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.25 kg


In che modo viene influenzata la sfera del progetto e della costruzione delle città dagli sviluppi e dalle recenti acquisizioni in campo tecnico-scientifico? Quali mutamenti hanno operato e quali ora si preparano nelle relazioni fra artificio e natura? E ancora, quali concetti di abitare, di luoghi dell'abitare e di architettura sono presenti nelle prospezioni futuribili delle nuove avanguardie architettoniche? Affrontando queste ed altre questioni e ripercorrendo in estrema sintesi le tappe dell'evoluzione tecnologica, il testo restituisce una lettura di alcune delle tendenze in atto nel panorama architettonico contemporaneo, ammaliato per molti versi dal "corpo etereo" della cybercultura, da suggestioni post-human e da alcune pratiche di dissoluzione dei luoghi già avviate dalle avanguardie storiche e dal pensiero tecnico-scientifico della prima rivoluzione industriale; ciò in un clima culturale segnato da profonde inquietudini in cui la "società liquida", che ha trovato nelle infrastrutture per la mobilità (idraulicamente concepite) un suo congeniale non-luogo di azione, è ora affascinata dallo smisurato aumento delle possibilità di configurazione di cui è dotata una costruzione informe, transeunte e rapidamente consumabile, legata ai gradi di obsolescenza. Così l'insistente ostentazione delle strutture ipertecnologiche dell'High-tech sembra cedere il passo a Blob e post-architetture derivate dai nuovi dispositivi tecnico-scientifici di ridefinizione dell'organico e dell'inorganico.
L'appiattimento del pensiero progettante sull'unica prospettiva tecnologica, per la quale tempo e spazio sono grandezze variabili in funzione di produzione, manipolazione, comunicazione, rischia così di compromettere il carattere delle città, palinsesto di lente stratificazioni, insieme di costruito e spazi aperti avvicendati nel senso della durevolezza e della cura.
Questo saggio non si rassegna di fronte alla prospettiva di un approccio al progetto e all'ambiente fisico caratterizzati e travolti da una caduta della qualità dei luoghi e dall'incapacità dell'architettura di interpretare l'umano.

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