La torre della felicità
Janus
Cagliari, 2022; br., pp. 502, cm 14x21,5.
(I Romanzi).
collana: I Romanzi
ISBN: 88-7593-107-0
- EAN13: 9788875931070
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«Una scia di violenza solca una terra selvaggia dove da secoli il sangue chiama sangue. I protagonisti di questo dramma, preda di istinti primordiali, ne sono travolti nello scenario di una natura ostile specchio dell'odio che li domina. Gionata è armato e famelico, gira voce che abbia ucciso un uomo e gli Alerte gli danno il comando dei campieri. Nathan, suo figlio, da bambino si rifugia nei sogni, ma è perseguitato da incubi, voci infantili gli rivelano dai pozzi oscuri segreti e scatenano in lui una frenesia di vendetta anche se Mirta, sua madre, ripete che la vendetta è solo del Signore degli eserciti. Gli Abisai, un clan di gente brutale che saccheggia e uccide e Abisso, il più feroce di loro, gli sono contro da sempre. Dall'altra parte, amici nemici, ci sono gli Alerte, i più ricchi del paese e antichi feudatari. Donna Lionetta, capo del clan, comanda con pugno di ferro campieri e pastori. Argia è una guaritrice, non ha figli, ha rimedi per ogni male del corpo e dello spirito, può sciogliere nel sangue un bambino nella pancia della madre, far cessare le febbri più violente, cambiare la malinconia in allegria e il sonno in veglia, ma ne ha di più segreti per quello che chiama il gran finale. Isadora, la nipote, vive di stenti in un paese di pietra lavica sulla giogaia ai piedi dell'altopiano. Miriam vive in una città bianca e gioca d'azzardo nella villa delle sette carte che si affaccia su una grande laguna salmastra. Eban è figlio unico, l'affetto e gli agi non l'hanno viziato, ma suscita molta invidia per la sua bellezza e quella del purosangue che cavalca. Il Calvo ha il cranio bruciato dal sole, la faccia rugosa, gli occhi da gufo e se ben pagato scova chiunque. Su costoro e sugli altri personaggi, maledizioni ossessive, antiche superstizioni e il sangue versato incombono come una pioggia greve, mentre una potenza oscura propone l'eterno enigma del fato al quale è vano tentare di sottrarsi».