Una questione di carattere. L'eredità della politica estera di George W. Bush
Bruno Mondadori
Milano, 2010; br., pp. 310, cm 15x21,5.
(Ricerca).
collana: Ricerca
ISBN: 88-6159-461-1
- EAN13: 9788861594616
Periodo: 1960- Contemporaneo
Luoghi: Extra Europa
Extra: Arte Americana
Testo in:
Peso: 0.431 kg
L'11 settembre 2001 fu una data cruciale anche per la presidenza di George W. Bush. Da quel momento, l'uomo che era riuscito a conquistare la Casa Bianca solo grazie a una decisione della Corte Suprema, divenne un presidente di guerra. Il suo consenso, prima traballante, salì alle stelle, perché gli americani si rivolsero a lui per avere protezione. E lui, incredibilmente, riuscì a incarnare al meglio la guida politica cercata dal popolo. Bush non è però riuscito a trasformare in una eredità politica duratura l'enorme consenso e, pur se rieletto nel 2004, la decisione di invadere l'Iraq nell'ambito della guerra al terrore lo ha condotto a concludere la sua esperienza presidenziale con un apprezzamento popolare tra i più bassi della storia americana. Partendo da un excursus sulla formazione personale e politica del 43° presidente degli Stati Uniti, l'autore analizza le ragioni personali, politiche, economiche e religiose (dalle influenze dei neocon a quelle della destra evangelica, dai sostenitori conservatori di Israele al contrastato rapporto con il padre) che sono all'origine delle sue scelte riguardo l'Iraq, l'Afghanistan, la diffusione dell'ideale democratico e la trasformazione del Medio Oriente. Decisioni controverse che hanno distrutto la reputazione degli Stati Uniti e hanno portato a eleggere Barack Obama anche per ricostruire l'immagine americana nel mondo.