Ogni cosa è maschera
Traduzione di A. Angelini.
Roma, 2012; br., pp. 340, cm 14,5x21.
(Godot).
collana: Godot
ISBN: 88-6165-117-8
- EAN13: 9788861651173
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.4 kg
"Ogni cosa è maschera" è la seconda opera autobiografica di Janice Galloway. Nella claustrofobica cittadina di Ardrossan, in Scozia, il ritmo quotidiano della vita familiare è scandito dalla tv perennemente accesa. Rievocando il piccolo mondo di donne cresciute negli anni Sessanta, Galloway elabora il racconto ossessivo della propria adolescenza, di una ragazza ormai pronta a reagire contro i conformismi e il perbenismo della comunità in cui è cresciuta. Pur iniziando a scoprire il proprio corpo e i primi impulsi sessuali, la giovane protagonista del libro divide ancora il letto con la madre e, quotidianamente, subisce le angherie di una sorella dominante. La conoscenza dell'altro sesso si sviluppa insieme all'interesse per la lettura e il canto. Presto, sotto la protezione di un'insegnante eccezionale, la musica diventa la sua passione più travolgente. Ma nel momento in cui si sforza di dare un senso al cambiamento fisico ed emotivo tipico dei ragazzi della sua età, tutto (o quasi) quello che pensava di sapere inizia a vacillare. Come nel suo romanzo precedente, "Niente che mi riguardi", lo sguardo della Galloway restituisce con rara efficacia lo strenuo tentativo delle donne di affrancarsi da una condizione di insoddisfazione e infelicità. Usando l'autobiografia con toni ironici e crudi, la scrittrice scozzese reinventa la propria vita dipingendo l'affresco di un'intera epoca.