Il Museo Coloniale di Roma (1904-1971). Fra le zebre nel paese dell'olio di ricino
Testo Italiano e Inglese.
Roma, 2014; br., pp. 576, ill. col., cm 17x23,5.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
collana: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-2851-1
- EAN13: 9788849228519
Soggetto: Architettura e Arte Civile,Cultura del Viaggio,Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia,Lazio,Roma
Testo in:
Peso: 1.525 kg
Questo libro nasce dal desiderio di mettere a conoscenza di un vasto pubblico una storia poco nota, anzi, quasi del tutto sconosciuta, quella del Museo Coloniale di Roma. Le vicende del Museo Coloniale di Roma, come chiarisce il nome stesso che dà il titolo al volume, rendono testimonianza di una fase storica nella quale, dopo l'unificazione dell'Italia, l'azione di promozione coloniale veniva svolta da diversi enti pubblici e privati: musei e associazioni geografiche, africanistiche e coloniali, dislocati in tutto il territorio nazionale. Emblematica in questo senso fu l'attività del Museo Coloniale di Roma. Il sottotitolo, Fra le zebre nel paese dell'olio di ricino, è tratto da un articolo che "Il Popolo d'Italia" pubblicò il 4 novembre 1923, e vuole esprimere quel confine tra il formale e l'informale che permette di narrare il passato senza indulgere troppo in una specialistica e burocratica divulgazione scientifica. C'è anche un motivo pratico, che si riannoda ai fili della storia. La pianta del Ricinus communis, esposta alla Mostra triennale delle terre italiane d'oltremare del 1940, era considerata dal regime una pianta dal valore autarchico, per via delle sue molteplici utilizzazioni nell'industria tessile, farmaceutica, cosmetica e nella produzione del lubrificante per gli aerei militari, oltre ad essere nota per l'olio di ricino, impiegato come strumento di tortura. Le zebre alludono alla liaison tra storia, natura ed esotismo...