La scultura delle pievi. Capitelli medievali in Casentino e Valdarno
Gandolfo Francesco - Angelelli Walter - Pomarici Francesca
Libreria Editrice Viella
Roma, 2003; br., pp. 170, ill., cm 21x30.
(I Libri di Viella. Arte).
collana: I Libri di Viella. Arte
ISBN: 88-8334-105-8 - EAN13: 9788883341052
Soggetto: Regioni e Stati,Scultura
Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Luoghi: Toscana
Testo in:
Peso: 0.8 kg
Oggi è ormai questione di assoluta attualità assumere una posizione critica nei confronti di quel metodo e affrontare una verifica di quelle che sono state le risultanze alle quali ha portato.
Partendo da queste considerazioni, si è cercato di impostare la ricerca nella direzione di una preliminare e imprescindibile comprensione dei criteri operativi messi in campo dai lapicidi nei diversi cantieri. Per questo la prima parte del libro è dedicata a una analisi, edificio per edificio, di tutte le pievi prese in considerazione, in virtù della presenza in esse di una plastica architettonica a carattere decorativo o figurato. Le constatazioni che vengono svolte in proposito sortiscono, anzitutto, in una diversa sistemazione nella successione cronologica degli interventi, mutando radicalmente quelle che erano state le conclusioni a cui si era arrivati in passato e individuando una diversa funzione reciproca dei vari cantieri, nel trasmettere certe determinate forme e modalità di resa. Nel fare questo ci si è affidati a quelle che potrebbero essere definite le risultanze ottiche, ossia una osservazione puramente visiva delle forme di resa di certi determinati tipi, cercando comunque di evidenziare tutti gli spunti utili a comprendere i percorsi operativi via via messi in pratica dai lapicidi per la loro realizzazione.
In uno spazio geograficamente e cronologicamente limitato, il cogliere le somiglianze tra i procedimenti utilizzati dai lapicidi, oltre a permettere di riconoscere quelli che sono i legami reciproci, definisce in maniera esemplare la qualità e le dimensioni della loro area culturale e ne aggancia, in maniera sostanziale, l'operato alla realtà e alle esigenze del territorio. Proprio per questo si è data particolare attenzione agli aspetti iconografici e iconologici, suggeriti dai capitelli presenti nelle diverse pievi, convinti del fatto che i lapicidi attivi in esse siano stati anche gli interpreti ideali delle esigenze comunicative, in termini ideologici, espresse dalla committenza e che il loro stile, sobriamente rustico, ne sia il riflesso descrittivo migliore, pienamente al livello delle sue pretese culturali. Attraverso questi differenti canali di indagine e di comunicazione si è cercato di arrivare a definire l'identità di un ambiente locale, senza soffocarne i lineamenti nell'inutile tentativo di riconoscerli e di qualificarli per confronto con quelle che sono caratteristiche altrui.
(dall'Introduzione di Francesco Gandolfo)
descrizione
Introduzione
Santa Maria in Gradi ad Arezzo
San Pietro a Gropina
San Giustino a San Giustino Valdarno
San Pietro a Cascia di Reggello
Santa Maria a Pian di Scò
San Romolo a Gaville
San Martino a Vado
Santa Maria a Montemignaio
San Pietro a Romena
Santa Maria Assunta a Stia
Modalità esecutive e maestranze
Considerazioni sull'iconografia
Scultori lombardi in Toscana?
Bibliografia
Indice dei luoghi
indice
Campagna fotografica delle sculture delle pievi del Casentino e del Valdarno
superiore realizzata da Marcello Fedeli
Elaborazione grafica delle piante di Carlo Soldatini
Acta Palaeomedica. International Journal of Palaeomedicine. Vol. 3