Codice della prova penale. Annotato con dottrina, giurisprudenza e formule
Neldiritto.it
Roma, 2015; ril., pp. XIII-749, cm 17,5x24,5.
(I Codici del Professionista).
collana: I Codici del Professionista
ISBN: 88-6657-614-X
- EAN13: 9788866576143
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 1.06 kg
Le novità intervenute negli ultimi anni anche nel campo delle prove non sono di poco conto: nuovi contributi dottrinali, infatti, hanno registrato cambiamenti significativi e la giurisprudenza ha dovuto aggiornare i suoi indirizzi, consolidandone alcuni e abbandonandone altri. Si pensi, ad esempio, al passaggio (non senza conseguenze di rilievo) dall"'onere" al "diritto" alla prova: l'art. 190, co. 1, c.p.p. (Diritto alla prova) sancisce inequivocabilmente che "le prove sono ammesse a richiesta di parte". L'attività processuale, tesa a preparare e a sviluppare la prova nei suoi vari elementi, "non può essere chiusa e inaccessibile", in quanto il principio della verità materiale, che "sovranamente la domina", esige che chiunque possa "recarvi eventualmente un contributo di informazione". Insomma il processo penale, oltre che finalizzato all'accertamento della verità reale, deve ispirarsi a giustizia e equità, valori che si manifestano anche nello spazio che alle parti del processo è lasciato in ordine "alla ricerca, all'introduzione e all'assunzione delle prove".