Il Mio Nome è Cavallo. Immagini tra Oriente e Occidente
Officina Libraria
Milano, Studio Museo Francesco Messina, 5 luglio - 25 settembre 2016.
A cura di C. Gatti.
Testo Italiano e Francese.
Milano, 1996; br., pp. 144, ill. col., cm 17x24.
ISBN: 88-99765-11-1
- EAN13: 9788899765118
Soggetto: Arte dei Metalli (Bronzo, Ferro, Peltro..),Collezioni,Pittura,Saggi (Arte o Architettura),Scultura
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo,1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Extra Europa,Italia
Extra: Arte Orientale & Indiana
Testo in:
Peso: 0.65 kg
La mostra "Il mio nome è cavallo" è ispirata al libro "Il mio nome è rosso" di Orhan Pamuk e affronta il tema della convivenza fra culture e popoli diversi. Ambientato ad Istanbul alla fine del XVI secolo, il romanzo di Pamuk narra della storia d'amore tra Nero e la vedova §ekùre, del libro commissionato dal sultano ottomano Murad III (r. 1574-1595) per farne dono al doge veneziano, dei miniatori che facevano uso delle tecniche occidentali della prospettiva e del ritratto, dei tormenti e delle paure che guidarono la mano del loro assassino, del sacrificio di Nero per scoprire - per mezzo del disegno di un cavallo - chi egli fosse tra i vari maestri della scuola; tratta quindi del conflitto, che continua ancora oggi nel mondo islamico, tra modernità e tradizione. Il percorso della mostra, sullo sfondo di un panorama aperto, da Venezia alla Turchia, usa anch'esso l'immagine al centro dell'intreccio di Pamuk, il cavallo, per dimostrare quanto sia grande e profonda la relazione che lega Oriente e Occidente, parti integranti di una stessa unità. La mostra Il mio nome è cavallo rilega tra loro alcune pagine di senso, così come sono scritte nella materia e nella forma degli antichi oggetti esposti, e ricorda la capacità dei disegni e delle stampe di penetrare, con la loro forza, anche là dove agli uomini era impedito (e spesso lo è ancora) l'accesso, portando agli uni le idee e le scoperte degli altri e compartecipando alla costruzione di quel sapere millenario che ha concorso a definire l'idea di umanità.