Sentenze della corte E.D.U. e revisione del processo penale. Vol. 1: Dall'autarchia giudiziaria al rimedio straordinario
Ildirittopericoncorsi.it
Roma, 2012; ril., pp. X-193, cm 16x24.
ISBN: 88-582-0157-4
- EAN13: 9788858201572
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.24 kg
Negli ultimi anni reiterati e pressanti sono stati i moniti provenienti da istituzioni europee e Corte costituzionale affinché anche il nostro Paese si dotasse di un meccanismo idoneo a garantire l'esecuzione delle pronunce del Giudice di Strasburgo, "superando" il giudicato interno reputato unfair. Nonostante ciò, il legislatore italiano è rimasto in una posizione di ostinata, colpevole inerzia, essendosi risolte in un nulla di fatto le varie iniziative legislative allo scopo avviate. Si è così intrapreso un non agevole percorso di supplenza giurisprudenziale, inaugurato dalla Corte di legittimità e completato dal Giudice delle leggi, che con la sentenza n. 113 del 2011, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 630 c.p.p. nella parte in cui non consente l'esperibilità del rimedio straordinario della revisione per garantire la riapertura del processo interno necessaria ex art. 46 C.e.d.u. per conformarsi ai dicta della Corte europea dei diritti dell'uomo. Il presente studio si propone di analizzare la delineata evoluzione, soffermandosi in particolare sull'attuale assetto della tutela convenzionale dei diritti umani - sensibilmente mutato dall'epoca della sottoscrizione della Convenzione di Roma, avvenuta più di sessantanni fa - e sui vari rimedi pretori escogitati non senza forzature nella prassi per sopperire alla citata lacuna legis.