Michele Zaza.
Germano Celant
Silvana Editoriale
A cura di Germano Celant.
Testo Inglese.
Cinisello Balsamo, 2019; cartonato, pp. 400, 200 ill. col., cm 20x24.
(Arte).
collana: Arte
ISBN: 88-366-4211-X - EAN13: 9788836642113
Soggetto: DigitalArt,Fotografia,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 1.69 kg
In un periodo, gli anni settanta, caratterizzato da un atteggiamento analitico della struttura del linguaggio artistico, Zaza rappresenta una delle ricerche più interessanti proprio per l'uso particolare che fa della fotografia.
Sebbene appartenga a una cultura fortemente ancorata al mondo mediterraneo - le sue origini sono del sud dell'Italia - l'artista adotta una strategia operativa in cui ogni sovraccarico emotivo o retorico viene annullato.
In nome di una rigorosa ricerca la cui base fondante è la conoscenza del discorso filosofico, le sequenze immaginarie di Zaza sono costruite adottando simboli ricorrenti: il corpo, quello di sé stesso e dei suoi genitori, la terra, le pietre, le scale, le lampadine, gli orologi e il pane. Si tratta di elementi essenziali che convogliano l'esigenza meditativa dell'artista di indagare sul senso profondo della vita, la cui unica possibilità di essere disvelato è il ricorso alle forze primarie, soprattutto quella della figura umana deprivata di ogni sovraccarico culturale.
Il viaggio compiuto da Zaza è costituito da un transito continuo che parte dalle viscere della terra per arrivare al cielo che rischiara la mente e poi di nuovo precipita nel buio della caverna. In una visione esistenziale in cui tutto è interconnesso, la sua opera, di carattere multimediale, aspira alla trascendenza del contingente in nome di un'unità superiore. L'artista imbastisce, con pochi topoi essenziali, rappresentazioni che possono essere semplici, fotografie in bianco e nero o a colori, ma diventano complesse, in ragione del loro articolarsi nel tempo e nello spazio.
Il volume, a cura di Germano Celant, è composto da un suo saggio critico, testi dell'artista e una cronologia a cura di Antonella Soldaini, attraverso cui viene ripercorsa l'attività di Michele Zaza dal 1970 fino alle sue realizzazioni più recenti.
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