La guerra delle sinistre. Socialisti e comunisti dal '68 a Tangentopoli
Marsilio
Venezia, 2013; ril., pp. 204, cm 14x21.
(I Nodi).
collana: I Nodi
ISBN: 88-317-1602-6
- EAN13: 9788831716024
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.328 kg
Perché nell'Italia repubblicana la sinistra non ha - se non rarissimamente espresso una premiership di governo? Perché è apparsa, rispetto a quanto avveniva in altri contesti europei, "figlia di un dio minore"? Mille sono le ragioni del fallimento, prima di tutto culturale, di una famiglia politica, che pure è stata oggetto di ammirazione, negli anni sessanta e settanta, da parte dei progressisti di altri paesi. In questo libro Marco Gervasoni fornisce un'interpretazione storica basata su quello che ritiene un fattore fondamentale per la débâcle della sinistra italiana: il peso abnorme esercitato dal comunismo, unito alla scarsa volontà, prima, e all'incapacità poi, dei socialisti di controbattere a questa egemonia. Da sempre viva, per ragioni sistemiche e ideologiche, la competizione tra le due sinistre, Psi e Pci, si inasprì davanti alla sfida culturale rappresentata da Bettino Craxi a cui il Pci reagì trasformando il segretario socialista nel principale dei propri nemici. Così, se per Craxi Enrico Berlinguer era un politico refrattario alla modernità; per il segretario Pci, il leader socialista era un "bandito politico". Due personalità carismatiche opposte tra loro tanto da far intravedere due Italie: irrimediabilmente in crisi (economica, morale e politica) quella di Berlinguer; dinamica e aperta al mercato e ai consumi, quella di Craxi.