Fabergé. Géza Von Habsburg
Géza von Habsburg
Artemide Edizioni
Roma, Museo del Corso, 30 ottobre 2003 - 18 gennaio 2004.
A cura di Messina F. M.
Testo Italiano e Inglese.
Roma, 2003; br., pp. 136, ill. b/n e col., 74 tavv. col., cm 21x28.
(Arte e Cataloghi. 61).
collana: Arte e Cataloghi
ISBN: 88-86291-71-X - EAN13: 9788886291712
Soggetto: Collezioni,Design,Oreficeria (Argento, Gemme, Gioielli, Oro)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 0.73 kg
Fabergé aveva iniziato nel 1870 a disegnare gioielli a San Pietroburgo, combinando stilemi appartenenti a vari periodi, dall'arte gotica alle forme della nuova arte, l'Art Nouveau appunto. Egli decise di impiegare maestri orafi specializzati in tecniche antiche, i quali lavorarono su metalli e leghe speciali, utilizzando una varietà di colori, come il giallo, il bianco, il rosso e l'azzurro: provenivano da molti paesi europei e portarono con sé la loro maestria ed il loro sostrato culturale. Ma la caratteristica principale delle opere più note è data dall'uso dello smalto traslucido secondo la tecnica francese dello champlevé ("a incavo"), su uno sfondo arabescato. Nasceva così il mitico stile Fabergé' che sarebbe diventato famoso in tutto il mondo.
Il "Museo del Corso" della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, inaugura il 30 Ottobre 2003 la mostra "Fabergé", che Franco Maria Messina ha ideato ed organizzato, nonché curato con l'Arciduca Géza von Habsburg. Com'è nello stile dell'ideatore e nei propositi culturali del "Museo del Corso", anche questa mostra intende "condurre" il visitatore nella temperie storico-culturale degli oggetti esposti, per cui le opere di Fabergé sono inserite in una scenografia che ci riporta al Palazzo d'Inverno di San Pietroburgo.
Pièce de resistance della mostra sono tre "Uova Imperiali": "Ricordo della Azova" (1891), "Il Palazzo di Alessandro" (1908) e "Terzo Centenario dei Romanov" del 1913 (foto), provenienti dalla collezione del Museo del Cremlino di Mosca. L'uovo contenente lo yacht imperiale fu donato da Alessandro III a Maria Feodorovna, mentre le altre due furono doni pasquali di Nicola II alla Zarina Alessandra Feodorovna.
La mostra si apre in occasione dei 390 anni della salita al potere dei Romanov e dei trecentesimo anniversario della fondazione di San Pietroburgo, ed è arricchita da oltre cento oggetti preziosi, nonché da una serie di documenti ed immagini.
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