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Autoritratto in un bicchiere di rosso

Gangemi Editore

Testo Italiano e Inglese.
Roma, 2013; br., pp. 128, cm 13,5x21,5.
(Opere Varie).

collana: Opere Varie

ISBN: 88-492-2632-2 - EAN13: 9788849226324

Testo in: testi in  inglese, italiano  testi in  inglese, italiano  

Peso: 0.254 kg


C'è in questi versi evocato un grande del Novecento, Thomas Stearns Eliot. Anche attraverso la traduzione affiorano paralleli vividi con la messa a fuoco della vanità e dell'inanità dell'essere umano colti ad esempio nei versi di The Hollow Men -Gli uomini vuoti. Eliot immaginava qualcosa di simile al limbo dantesco, persone che si "radunavano sulla spiaggia di un fiume tumido". Ghirardi si scaglia con elegante ferocia e articolata ironia contro gli uomini vuoti del nostro tempo. Senza escludere "i vecchi padroni", la cecità dei potenti, gli intellettuali e gli scrittori incapaci di volare in alto. Il mondo è abitato da un coro di rumori vani. Litigi, ronzii, tuffi interiori. Quarrels, Buzzing, Inner dives recita la sequenza dei titoli nell'asciutta, intensa, lapidaria traduzione. Un lessico brandito come arma maestosa e implacabile contro il narcisismo della vacuità, metafore rabbiose: "gli insetti e gli autori che non si stancano di ronzare".
La capacità di ascolto di Ghirardi si misura con l'impercettibile dentro di cui solo il poeta riesce a cogliere simboli e indizi di una realtà che parla con abbondanza invisibile di se stessa. I suoi Buzzing sono simili ai Whisper eliotiani. Straordinaria consonanza di immagini che non limita l'originalità del discorso dell'"Autoritratto". La postura di questo combattente non è quella di una iattanza giacobina né di una smania donchisciottesca. Pur stanando l'avversario il poeta percepisce come la vera lotta sia compiuta all'interno della sua contemplazione del mondo: disprezzato, ferito, amato, rivissuto, trasfigurato, ma pur sempre sofferto. Oggetto di un impatto che lascia insanguinato e lacerato colui che possiede l'ardore e il carisma di intraprenderla. Con un'eleganza e preziosità di atteggiamento che impregnano ogni verso di "Autoritratto in un bicchiere di rosso", già dal titolo evocativo di un sottofondo di ironia e di sapiente distacco dalle spirali autoreferenziali dell'invettiva lirica. Segno di un potere di sguardo che giunto alla messa fra parentesi husserliana è capace di rivelare la dolcezza presente nelle cose: "La luna è sottile come una cialda".
Ma la poesia, e la sua eleganza, hanno un costo. Costa la poesia, culla di malintesi e di muse fallite. Costa il silenzio che viene dopo, il profumo di quest'incenso che santifica la memoria e assolve i pretesti come emblemi di ritrosia. Il poeta trova la soluzione in una narrazione pacificata della realtà. "Cimitero sul lago" offre lo scenario adeguato: "La memoria è un sussurro. Le croci ascoltano il nostro silenzio. Il campanile recita un'omelia. E poi tace fino al tramonto. Il viandante infila lo sguardo visita il cielo, medita l'emozione di compiere un volo sopra la pace del lago".
Renato Minore

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