Costruire in cielo. L'architettura moderna nelle Alpi italiane
Mimesis Edizioni
Sesto San Giovanni, 2017; br., pp. 358, ill. b/n e col., tavv. b/n e col., cm 17x24.
(Sustainable Heritage. 1).
collana: Sustainable Heritage
ISBN: 88-575-4253-X
- EAN13: 9788857542539
Soggetto: Architettura e Arte Civile
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 1.17 kg
Tra Ottocento e Novecento, i territori alpini sono interessati da profonde trasformazioni, legate allo sfruttamento industriale delle risorse naturali e, soprattutto, alla nascita del turismo. In questo periodo, si costruiscono in montagna strade, ferrovie, ponti e trafori. Le industrie si insediano nei fondovalle, in posizione strategica rispetto alle risorse idriche e minerarie. Con l'inizio del Novecento, l'acqua diventa fondamentale per lo sviluppo dell'industria elettrica. Nello stesso tempo, al paesaggio alpino si associano valenze estetiche e curative. Alcune località sono scoperte come luoghi di cura, riposo e divertimento, innescando un processo di trasformazione che comincia con i grandi hotel, continua con i sanatori e gli stabilimenti termali e si conclude con le stazioni sciistiche. È un processo che raggiunge il culmine nel secondo dopoguerra, quando le Alpi diventano un enorme cantiere a cielo aperto. Lo sviluppo dei trasporti, inoltre, porta a una concentrazione delle produzioni e degli insediamenti: se nella società tradizionale tutto il territorio era utilizzato in modo equilibrato, in quella industriale poche aree sono sfruttate in modo intensivo. L'abbandono interessa le valli più isolate, mentre i fondovalle e le località turistiche si congestionano.