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Sociologia della scienza e della tecnologia. Un'introduzione

Edizioni Carocci

Roma, 2021; br., pp. 348, cm 12x12.
(Studi Superiori).

collana: Studi Superiori

ISBN: 88-290-0526-6 - EAN13: 9788829005260

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1 kg


Viviamo in un'epoca di ritorno dello scientismo, quell'atteggiamento intellettuale per cui il sapere scientifico dev'essere a fondamento di tutta la conoscenza, anche in etica e in politica. Gli indizi sono tanti, fra cui l'ampio uso nel discorso pubblico di espressioni quali "anti-scientifico", "naturale", "oggettivo", "realtà dei fatti", "vera verità", "evidence-based", "pseudoscienza", "teorie complottiste", "fake news", "post-verità". Una costellazione di termini tesa a fornire una visione rassicurante della scienza, pensata come impresa dai confini precisi e dai risultati inequivocabili. Questo ritratto caricaturale mal si concilia con la presenza, al suo interno e sin dalla sua nascita, di inevitabili controversie, tesi divergenti e prospettive plurali. È perciò urgente, oggi più che mai, ripensare la scienza. A partire dal riconoscere l'ineliminabile circolarità tra questa e la società. Considerare la scienza (anche quella apparentemente più impersonale, ad esempio la matematica) come impresa umanistica, sociale e culturale non la sminuisce affatto. Al contrario, la rende più aperta, morale e utile. Quindi un nuovo umanesimo scientifico, che riconosca natura e società come ibridi (anziché entità separate), ci invita a essere per metà realisti e per metà relativisti.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci