Facce da casta. Luci ed ombre del potere
Luni Editrice
Milano, 2024; br., pp. 320.
(Presente Storico. 8).
collana: Presente Storico.
ISBN: 88-7984-850-X
- EAN13: 9788879848503
Soggetto: Società e Tradizioni
Testo in:
Peso: 0 kg
Scrive l'autore nell'introduzione: «Scrivere un ritratto è un segno di ottimismo. Significa credere nelle persone, come sono e come pensano. È stare dalla parte del detto la Storia cammina sulle gambe degli uomini. In questo volume viene messa a disposizione una galleria di esseri "a sangue caldo", bravi e meno bravi, perfino cialtroni, ma che si mettono in gioco sul palcoscenico della vita. La maggior parte è composta da politici ma non mancano gli intellettuali, i personaggi Tv e più in generale quel che passa il convento della nostra contemporaneità. Se i tipi parevano un po' mosci, ho cercato di ravvivarli. Scavando nelle pieghe, si rianimano anche gli ectoplasmi. Uno come Sergio Mattarella, per esempio: figura tutto casa e chiesa ha però umanissime cadute che, alla fine, ce lo rendono più vicino. Ma scrivere un ritratto è anche un atto di incosciente coraggio. Tutti i profili qui raccolti sono stati redatti per dei quotidiani, pertanto soggetti a una grandissima visibilità mediatica. Lasciando le querele a parte, il punto è che nessuno si riconosce nel ritratto che gli è dedicato: tutti immaginano di meritare di meglio, anche se poteva andare peggio. Questi ritratti abbracciano un arco temporale abbastanza lungo, per cui alcuni riguardano dei personaggi anziani e in là con la carriera e così si ha di loro il quadro d'insieme. Altri sono fotografati per le gesta compiute fino al giorno in cui ne ho scritto. Ci sono anche "pivelli" imbranati diventati ministri o personalità di grido. Non siatene però delusi e, soprattutto, non prendete questa scusa per non leggere il profilo: sarebbe un errore, perché con il materiale grezzo, che oggi nessuno ricorda più, capirete più a fondo il protagonista odierno. La vera natura di ogni uomo risiede infatti nei suoi primi passi, quando ignora molto di sé e si muove come gli viene. Il resto, con il suo carico di onori e di medaglie, è come il barbone dei Babbi Natale: posticcio».