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La metafora e la magnificenza. Il restauro dell'arco di Chieri

Celid - Cooperativa Editrice Libraria di Informazione Democratica

Torino, 2003; br., pp. 108, 11 tavv. b/n e col. num. n.t., cm 22x22.

ISBN: 88-7661-532-6 - EAN13: 9788876615320

Soggetto: Centri Minori,Opere d'Arte,Restauro Tecniche di conservazione Beni Culturali,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento

Luoghi: Piemonte e Valle d'Aosta

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.34 kg


Il monumentale arco trionfale di Chieri, iniziato nel 1580 dalla municipalità in previsione di una visita di Emanuele Filiberto di Savoia, completato nel 1586 e poi ripreso più volte nel corso dei secoli, rappresenta uno degli episodi architettonici più significativi della tarda età manierista in Piemonte.
Il suo apparato decorativo originario viene trasformato in maniera sostanziale con il mutare dei tempi e degli eventi dinastici. I restauri settecenteschi affidati all'architetto Bernardo Vittone ne modificano profondamente l'aspetto originario, sino a quando, nella seconda metà del secolo XIX, i cambiamenti e i ripristini assumono una portata sempre più vasta, risultando infine del tutto estranei all'impianto cromatico e decorativo conferito al monumento alla fine del Settecento.
Un impegnativo intervento di restauro recentemente concluso ha consentito di indagare profondamente il monumento ricostruendone le complesse fasi architettoniche e artistiche. Il volume racconta la vasta campagna diagnostica condotta sulle superfici decorate, gli sviluppi e gli esiti del cantiere mirato al ripristino delle decorazioni settecentesche, al risanamento delle opere murarie e al recupero archeologico delle travature dei tetti, sino alla ragionata riconfigurazione degli apparati pittorici. I confronti con le fonti archivistiche e iconografiche, i rilievi e i riscontri condotti sull'edificio sono integrati e illustrati da un vasto repertorio di fotografie e tavole di rilievo e di progetto. Testo e immagini aiutano il lettore a comprendere le molteplici variabili di un restauro i cui singolari procedimenti attuativi hanno consentito il raggiungimento del duplice, comune obiettivo, del ripristino filologico e dell'estetismo figurativo proprio dell'identità storica di un monumento simbolo.

Gianfranco Gritella, architetto, è autore di saggi e monografie sul restauro e sulla storia dell'architettura tra Sei e Settecento, tra cui una monografia in due volumi sull'opera di Filippo Juvarra. Libero professionista, tra i numerosi altri interventi nel campo del recupero delle grandi fabbriche storiche, ha progettato e diretto il restauro della Mole Antonelliana per destinarla a sede del Museo Nazionale del Cinema.
Con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte sta curando il progetto di restauro del Palazzo Reale di Torino. Tra i suoi prossimi lavori, il progetto della nuova sede espositiva della Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino all'interno del complesso ex Officine Grandi Riparazioni (OGR), concorso vinto in collaborazione con altri professionisti.

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