Il programma minimo. Per la classe e i comunisti in una fase non rivoluzionaria
La Città del Sole
Napoli, 2015; br., pp. 150.
(Comunismo In/Formazione. Nuova Serie. 1).
collana: Comunismo In/Formazione. Nuova Serie
ISBN: 88-8292-473-4
- EAN13: 9788882924737
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.72 kg
Enzo Gamba (Bergamo, 1952) e Gianfranco Pala (Roma, 1940) - insieme al Collettivo dell'Associazione marxista Contraddizione - analizzano i criteri per la definizione di un programma per la classe proletaria e i comunisti in una fase non rivoluzionaria, reputato e definito minimo giacché è impensabile raggiungere al momento la costruzione della società comunista (ma nemmeno la transizione al modo di produzione socialistico); obiettivi questi ultimi che competono al programma massimo del comunismo. La distinzione fra un programma strategico comunista e uno tattico, di rivendicazioni così "minime" che sono tutte interne alle regole capitalistiche borghesi, ma che nonostante ciò risultano irrealizzabili con i rapporti di forza esistenti, è centrale per dare significato ed efficacia all'azione della classe e dei comunisti nella perdurante fase non rivoluzionaria, in attesa di tempi meno bui. Data la mancanza di conoscenza dell'analisi marxiana da parte di molti fra quelli che oggi continuano ad opporsi al capitale nonostante le enormi difficoltà, sono importanti le appendici, che includono la Critica al programma di Gotha di Marx, perché quel movimento socialdemocratico aveva elaborato una strategia operaia con un programma inadeguato, e la critica di Engels all'opportunismo che affiorava nell'incoerente programma del partito operaio tedesco di Erfurt. Marx e Engels chiamarono "minimo" il Programma del partito operaio francese del 1880, scrivendone le considerazioni introduttive...