Paramenti bugnati e architettura nella Firenze del Quattrocento
Firenze University Press
Firenze, 2019; br., pp. 653, ill. b/n, cm 12x18.
ISBN: 88-6453-904-2
- EAN13: 9788864539041
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Storia dell'architettura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Firenze,Toscana
Testo in:
Peso: 1.13 kg
Raccogliendo l'invito di Rudolf Wittkower, che esortava a studiare con attenzione la grammatica delle forme che compongono l'architettura, il libro indaga l'evoluzione dei paramenti bugnati in uno dei contesti forse più significativi per la loro storia, vale a dire nell'ambito dell'architettura fiorentina del Quattrocento. Limitato quasi interamente all'architettura residenziale, a Firenze il bugnato intreccia il proprio sviluppo con quello dei palazzi realizzati durante il corso del XIV e XV secolo, e già in questo periodo costituisce un elemento che si può dire tradizionale: un linguaggio autoctono che in quest'area trova una ininterrotta continuità d'uso e di significato almeno fin dal Duecento. Il tratto caratteristico è il naturalismo, che in forme e gradi diversi permea tutti i paramenti, costituendo una sorta di inflessione locale che connota anche certa architettura di derivazione fiorentina costruita in zone e contesti lontani da quello di origine, e in patria contamina linguaggi più aggiornati. A Firenze la renovatio dell'architettura antica passa infatti anche dalle murature, come non mancano di registrare gli scritti (lei contemporanei che descrivono i paramenti a bugne di palazzo N ledici e di altri edifici coevi, paragonandoli al massiccio opus quadratum antico. Pur accogliendo la lezione di magnificenza dei bugnati giulio-claudi, i paramenti fiorentini tuttavia non diverranno mai una riproduzione pedissequa dei modelli romani, ma mostreranno sempre i caratteri tradizionali di un tipo murario apparentemente senza regole ma organizzato secondo schemi prefissati, e in costante oscillazione tra libertà espressiva e anelito al rigore della forma.