Gianni Clerici agli Internazionali d'Italia
Baldini Castoldi Dalai
Milano, 2023; br., pp. 512, cm 15,5x21,5.
(Le Formiche).
collana: Le Formiche
EAN13: 9791254940778
Soggetto: Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.89 kg
«Sul vecchio campo centrale, gli occhi ciechi delle statue conservano il ricordo di match memorabili, vicende che hanno fatto la storia del nostro tennis, e anche un poco la vita del vecchio Scriba. Ricordano, le statue, la vittoria di Nicola Pietrangeli nel 1957, quella di Adriano Panatta nel 1976, e infiniti altri psicodrammi dei nostri eroi, dall'esito spesso felice, specie in Davis. In quell'ovale in travertino, i nostri campioni hanno avuto modo di soffrire, detestarsi, esaltarsi, come non è spesso consentito all'uomo della strada.» Simile ad anglosassoni quali Damon Runyon e David Storey, Paul Gallico e Nick Hornby, Clerici è uscito dai campi della descrizione sportiva per spingersi in quelli più vasti della narrativa. Non mancano, tuttavia, nei suoi romanzi e libri di racconti rivisitazioni dello sport, dal tennis (I gesti bianchi), al calcio, al golf (Il giovin signore) e al basket. «Scrittore bimane» si autodefinisce, ironicamente, Clerici usando uno dei tanti neologismi che trapuntano il suo gergo definito «lombardese» dalla filologa Maria Corti. In questo volume - una sorta di diario pubblico non solo degli anni d'esordio del tennista Clerici, ma della folgorazione per il tennis del bambino Gianni-ripubblicato in occasione della 93a edizione degli Internazionali d'Italia, è riproposta una scelta dei più interessanti articoli sull'argomento, corredati da fotografie.