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La fratellanza raffaellesca. Fortuna e ricezione del modello morelliano nell'Italia postunitaria

Edizioni ETS

Pisa, 2018; br., pp. 124, cm 17,5x24,5.
(Quaderni di Artes. 4).

collana: Quaderni di Artes

ISBN: 88-467-5351-8 - EAN13: 9788846753519

Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.6 kg


Giovanni Morelli fu una figura dibattuta, se non addirittura controversa, sia presso i contemporanei sia nel dibattito critico successivo, che giunse nel corso del Novecento a una quasi completa rimozione e in seguito a un recupero orientato prevalentemente ad indagare gli aspetti epistemologici del metodo attributivo che Morelli aveva elaborato. Le proposizioni teorico-didattiche di Morelli, le modalità di trasmissione del suo metodo alla cerchia degli amici ed estimatori, i risultati non sempre coerenti dell'applicazione del metodo attributivo da parte dei morelliani, i dibattiti, le polemiche, le cattive recensioni scaturite dal confronto con altri approcci e scuole suggeriscono oggi una diversa prospettiva in cui affrontare una nuova indagine sul metodo morelliano, ovvero le modalità di trasmissione ai membri del Morelli Circle. In questo contesto è possibile individuare i nodi critici del pensiero di Morelli, leggerne l'impatto sulla coeva cultura italiana e sull'educazione di un circolo di collezionisti-conoscitori appartenenti alla classe dirigente della nuova nazione, scorgere un riflesso sulla retorica del discorso nazionale, che tra il 1883 e il 1887 fondava sui centenari di Raffello e Donatello i pilastri di una rilettura del Rinascimento in chiave politica.

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