Il gesto di Hermes. L'ermeneutica, i classici, la letteratura moderna (Holderlin, Flaubert, Broch, Pound)
Bologna, 2007; br., pp. 320, cm 14x21.
(Studi Interdisciplinari su Traduzione. 9).
collana: Studi Interdisciplinari su Traduzione
ISBN: 88-6027-017-0
- EAN13: 9788860270177
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Forse dobbiamo anche noi come Antigone esporre la nostra paura della morte ad un dettato più profondo che sconvolge le regole stesse della comunicazione e della convivenza umane. Forse, come Emma o Bouvard e Pécuchet, perderci ingenuamente e terribilmente nel labirinto della Biblioteca cercando quanto più possibile di allontanare da noi il presagio dell'apocalissi. Forse, come il Virgilio di Broch, dobbiamo avere il coraggio di riassumere il significato della nostra esistenza nell'opera che avremmo potuto scrivere, ma destinata a rimanere incompiuta. O infine, come lo stesso Pound, dobbiamo approdare al lampo accecante del frammento e comprendere che il paradiso, nonché da ottenere, è impossibile da scrivere, e che basta ascoltare il vento per capire cos'è paradiso. Una volta di più, l'arte dell'interpretazione s'interroga sul gesto assente o potenzialmente tale, come si fa di solito dinanzi al gesto mutilo, e tuttavia irrinunciabile, dell'Hermes di Prassitele. Può darsi che questo sia il suo destino, e sia soltanto un problema dei suoi lettori chiedersi se sia il migliore.