Musica e trance. I rapporti fra la musica e i fenomeni di possessione. Nuova ediz
Giulio Einaudi Editore
Traduzione di Mongelli G., Della Ratta V. e Lacoste B.
Torino, 2019; br., pp. XXX-488, ill., cm 13x21.
(Piccola Biblioteca Einaudi. Nuova Serie. 708).
collana: Piccola Biblioteca Einaudi. Nuova Serie
ISBN: 88-06-24021-8
- EAN13: 9788806240219
Soggetto: Musica
Testo in:
Peso: 0.45 kg
Che si sia in Siberia o nella Terra del Fuoco, in Vietnam, Africa, Italia o Brasile, oggi o nell'antichità, ovunque la musica è associata alla trance. Perché? È forse dotata di un potere misterioso, in grado di gettare le persone in quello stato di follia che i Greci chiamavano mania? Qualcuno potrebbe crederlo, ma non è cosí. I rapporti tra musica e trance sono molto vari e talvolta contraddittori. Spesso accade che la musica provochi la trance - o che sembri provocarla - ma anche con frequenza la placa. Queste contraddizioni possono essere comprese situando l'azione della musica - i suoi «effetti» - non solo nella dinamica dell'esperienza della trance, ma anche in quella del rituale, nei luoghi in cui essa avviene. A distanza di molti anni dall'uscita, "Musica e trance" continua a essere un'opera di riferimento imprescindibile per comprendere la complessità dei problemi implicati nella relazione fra musica e stati di coscienza. Rouget compie una straordinaria sintesi della letteratura antropologica, etnomusicologica e storico-religiosa, proponendo una tassonomia dei vari dispositivi tradizionali e precise ipotesi sui rispettivi ruoli che musica, danza, rito, finalità religiose e terapeutiche giocano nello «strano meccanismo» della trance, a cominciare da quella di possessione.