Manuale pratico di lettura del tarocchino bolognese
Giliberti Rossella
OM Edizioni
Quarto Inferiore, 2022; br., pp. 160, cm 12x24.
(I Saggi).
collana: I Saggi
ISBN: 88-9272-257-3 - EAN13: 9788892722576
Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Collezionismo (Bambole, Chiavi, Giocattoli)
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Si pensi a una Bologna nella seconda metà del 1400 dove gli studenti universitari portavano un grande fermento culturale, dove arrivavano persone dalle città vicine e dove gli scambi, non solo culturali ma anche di merci, rendevano fiorente la città.
Dalla vicina Ferrara si pensa che siano arrivati i primi mazzi di carte, (anche se fino a oggi ci sono ancora dei dubbi sull'attribuzione dell'origine che si contendono Ferrara, Bologna, Milano).
Agli inizi del 1500 era di moda giocare a carte con mazzi ridotti, forse per rendere più scorrevole e veloce la partita, ma che ha comunque lasciato tracce in quanto anche oggi il mazzo non viene usato in modo completo.
Al 1634 risale il mazzo inciso da Giuseppe Maria Mitelli (Bologna 1634-1718) . È noto soprattutto per le sue numerose incisioni: immagini satiriche e moraliste, varie creazioni bizzarre e numerosi giochi da tavolo. Tra i passatempi ideati da Mitelli, il più interessante è questa particolare interpretazione del Tarocchino bolognese, gioco praticato a Bologna fin dalla metà del Quattrocento.
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