Paura, reverenza, terrore. Rileggere Hobbes oggi
Monte Università Parma Editore
Parma, 2008; br., pp. 72, ill., cm 21,5x13,5.
(Opere Inedite di Cultura).
collana: Opere Inedite di Cultura
ISBN: 88-7847-203-4
- EAN13: 9788878472037
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.12 kg
Un saggio condotto con una linearità di pensiero e secondo un filo e delle tracce degni di un'inchiesta di Simenon-Maigret. Emerge un'attenzione fondamentale ai "dettagli", sia che si vogliano interpretare come "microstoria" (una categoria d'analisi che ha reso celebre Ginzburg), sia come strumenti di comparazione utilissimi per annodare fili solo apparentemente sciolti. Può al proposito vedersi l'importanza di un termine (il verbo inglese to awe, incutere soggezione) che Ginzburg mostra qui essere centrale nel pensiero di Hobbes, importanza che non sarebbe emersa se lo storico non avesse scandagliati, comparandoli opportunamente, i diversi ambiti culturali in cui il termine stesso si era presentato alla "lettura" del filosofo inglese. Il processo di comparazione, nella sua più ampia accezione, non ha un ambito privilegiato di applicazione, ma è una metodologia generale di pensiero. In questo solco viene in mente un passo di "Mimesis", opera celebre di Erich Auerbach e molto importante per la formazione culturale di Ginzburg. È soprattutto la ricchezza di prospettive d'indagine anche nella direzione indicata da Auerbach a caratterizzare l'opera di Ginzburg e a renderla così significativa e originale nel panorama d'oggi. Se la storia è "un continuo processo di interazione tra lo storico e i fatti storici, un dialogo senza fine tra il presente e il passato". Proprio come quello che qui ci presenta Carlo Ginzburg.