Il problema della verità. Heidegger vs Aristotele
Vita e Pensiero
Milano, 2001; br., pp. VIII-308, cm 16x22.
(Università/Ricerche/Filosofia).
collana: Università/Ricerche/Filosofia
ISBN: 88-343-0715-1
- EAN13: 9788834307151
Testo in:
Peso: 0.54 kg
Il problema dell'essere è dominante nella riflessione heideggeriana. Impostato sulla scia degli studi di Husserl sull'intuizione veritativa e sviluppato a partire da un'estesa lettura della concezione della costituzione essenziale dell'uomo proposta da Aristotele nel VI libro dell'Etica a Nicomaco, esso è stato oggetto di diverse soluzioni, incentrate sul tentativo di superare l'identificazione tra verità e presenzialità. Ciò al fine di porre la verità come principio velato di emergenza della totalità dell'ente e dell'orizzonte d'essere in cui si presenta. In che modo, tuttavia, è stata concretamente pensata la problematica della verità dell'essere e in che modo la prima soluzione sistematica del problema proposta da Heidegger è stata sviluppata al fine di non incorrere in contraddizioni? In che misura la soluzione definitiva, che segna la celebrata svolta, è in grado di superare tali contraddizioni? In che misura, infine, è possibile dire che il pensiero heideggeriano si pone, secondo l'intenzione del filosofo stesso, come oltrepassamento del pensiero ontologico aristotelico e, in generale, occidentale? L'intento di questa analisi è identificare lo sviluppo del pensiero di Heidegger in relazione al problema dell'essere, cercando di proporre un'interpretazione consistente dei termini in cui le precedenti domande sono poste e di illuminare la Grundfrage che ne costituisce lo sfondo: l'essere è definibile secondo una struttura?