Centoventi articoli sulla natura e sull'universo contro i peripatetici. Centum et viginti articuli de natura et mundo adversus peripateticos
Fabrizio Serra Editore
A cura di Canone E.
Pisa, 2007; br., pp. XXII-54, ill., cm 18x24,5.
ISBN: 88-6227-000-3
- EAN13: 9788862270007
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo,1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 0.34 kg
L'opuscolo "Centum et viginti articuli de natura et mundo adversus Peripateticos" presenta il testo delle tesi di Giordano Bruno, contro la Fisica e il De Caelo di Aristotele, proposte e difese a Parigi, dove era rientrato dopo aver trascorso due anni e mezzo in Inghilterra, il 28 maggio 1586. Le tesi vennero pubblicate in occasione del primo incontro di una pubblica disputa che si sarebbe dovuta tenere nella sede del Collège de Cambrai anche nei giorni seguenti il 28 maggio, ma che fu sospesa a causa delle contestazioni, da parte di alcuni presenti, delle radicali tesi bruniane già nel corso di quel primo incontro. Gli Articuli adversus Peripateticos furono probabilmente stampati da Bruno, in pochissimi esemplari, poco prima della data della disputa. Alcuni argomenti erano veramente audaci e con essi Bruno entrava in aperto conflitto non solo con gli aristotelici tradizionalisti (che si riteneva regnassero in particolare alla Sorbona), ma anche, più in generale, con la cosiddetta 'filosofia delle scuole': una filosofia ritenuta da Bruno servile e imbevuta di grammatica, considerata un vero e proprio esercizio di occultamento della verità. Uscendo, più che in precedenza, allo scoperto, Bruno si proponeva "lavato il capo al povero Aristotele", di "destruggere tutta la filosophia peripatetica" (da una lettera di Jacopo Corbinelli, 1586).