Vita spericolata dei filosofi
Longanesi
Milano, 2099; ril., pp. 200, ill.
(Nuovo Cammeo).
collana: Nuovo Cammeo
ISBN: 88-304-2613-X
- EAN13: 9788830426139
Testo in:
Peso: 1.06 kg
In "Vita spericolata dei filosofi", Giulio Giorello smentisce il diffuso stereotipo per cui i filosofi sarebbero dei tipi tranquilli che conducono una vita ritirata nel chiuso dei loro studioli. Attraversando l'intera storia della filosofia, a partire da Erasmo, Giorello racconta come quella del filosofo non sia affatto una placida carriera che termina in gloria ma "un intrico di carne e sangue che spesso culmina in una fine violenta". Qualche esempio? Tommaso Moro che morì decapitato per ordine di Enrico VIII; Giovanni Calvino che comincia come libertario per poi diventare un oppressore, fino a mandare Michele Serveto sul rogo; Cartesio che per vivere faceva lo spadaccino. E ancora Spinoza che venne scomunicato dalla comunità ebraica e pugnalato da un fanatico; Pascal che fu un ostinato ribelle politico e scelse di morire tra i lebbrosi e De Sade che venne lungamente incarcerato sia dall'Ancien Régime, sia dalla Rivoluzione. Mettendo sempre in luce i nessi tra esistenza e opera, il filo conduttore del libro è il carattere avventuroso, se non drammatico o perfino tragico, delle esistenze di questi pensatori e soprattutto la dimostrazione di come la pericolosità della loro vita sia sempre già insita nelle loro idee.