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Paesaggi di potere. Problemi e prospettive

Quasar

Atti del Convegno internazionale di studi. Udine, 16 - 17 maggio 1996.
Roma, 2001; br., pp. 305, ill. b/n num. n.t., cm 17x24.
(Quaderni di Eutopia. 2).

collana: Quaderni di Eutopia

ISBN: 88-7140-193-X - EAN13: 9788871401935

Soggetto: Saggi e Studi sull'antichità

Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1 kg


Il filone di ricerca di origine anglo-americana noto nella letteratura archeologica con la definizione di archeologia dello spazio ha iniziato a trovare, in questi ultimi anni, notevoli consensi anche tra gli studiosi italiani. Alcuni di essi hanno fatto il punto della situazione nel corso di un Seminario di studi - il primo di tale ambito disciplinare in Italia - i cui Atti sono presentati in questo volume. Le riflessioni proposte sono state centrate sul concetto di paesaggio di potere, strumento teorico e operativo per le indagini territoriali, all'intersezione tra archeologia sociale, antropologia e geografia politica. Di tale strumento sono state avanzate due diverse quanto fondamentali interpretazioni, correlate a diverse impostazioni metodologiche: da un lato è infatti definito paesaggio di potere l'esito dell'applicazione di modelli quantitativi per la simulazione dell'organizzazione politica dello spazio, al fine di verificare la validità di talune ipotesi di lavoro. Dall'altro il paesaggio di potere è inteso come la modalità con cui il potere si configura nello spazio o con cui lo spazio stesso viene organizzato all'interno di un determinato sistema di potere. Queste diverse prospettive di ricerca, complementari più che antagoniste e comunque sempre condotte con rigore scientifico, vengono qui delineate nel loro percorso critico ed esemplificate con le analisi di casi-studio specifici che non si esauriscono - come generalmente si verifica in quest'ambito disciplinare - con il panorama delle culture pre-protostoriche, ma si addentrano con pregevoli risultati anche nei periodi successivi. Il volume è introdotto da alcune premesse di carattere metodologico e si snoda attraverso una serie di contributi di ampio respiro geografico e culturale: vengono infatti analizzate, nelle diverse ottiche interpretative, realtà che spaziano dal mondo egeo al Lazio e alla Sabina, all'Etruria meridionale, all'Abruzzo, alla Sibaritide, alla polis come espressione peculiare del mondo greco, alla Magna Grecia, alla Sicilia, per concludere con Roma antica e la Toscana altomedievale.

Sommario: A. De Guio, Power to the people? «Paesaggi di potere» di fine millennio; V. La Rosa, Il potere e lo spazio nel mondo egeo; A. Guidi, Il Lazio e la Sabina fra la tarda età del bronzo e l'età del ferro; F. Di Gennaro, «Paesaggi di potere»: l'Etruria meridionale in età protostorica; V. D'Ercole, I «Paesaggi di potere» dell'Abruzzo protostorico; A. Vanzetti, Costruzione e problemi dei «Paesaggi di potere» nella Sibaritide (Calabria) dall'età del Bronzo alla prima età del Ferro; G. Camassa, L'organizzazione dello spazio nella polis; A. Muggia, L'area di rispetto come indicatore di politiche demografiche e di gestione territoriale; A. Muggia, La gerarchia degli insegnamenti in Magna Grecia: alcuni casi di studio; F. Veronese, Poleis, santuari e «paesaggi di potere» nella Sicilia greca d'età arcaica; F. Coarelli, Mundus, pomerium, ager: la concezione dello spazio a Roma; M. Valenti, La campagna toscana tra fine dell'età tardoantica ed alto Medioevo: diacronia delle strutture di potere e conseguenze sulla rete insediativa.

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