Liberarsi dei demoni. Odio di sé, scientismo e relativismo
Marietti
Genova, 2006; br., pp. 336, cm 14x21.
(L'Eco).
collana: L'Eco
ISBN: 88-211-6402-0
- EAN13: 9788821164026
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Saggi Storici
Testo in:
Peso: 0.45 kg
Il titolo allude a "I demoni" di Dostoevskij, che sono assunti a simbolo dei due grandi mali che hanno condotto alle tragedie del Novecento e hanno alimentato le ideologie totalitarie: il mito della palingenesi sociale e il mito della gestione scientifica dei processi sociali. L'idea aberrante che l'umanità debba essere ricostruita dalle fondamenta ha generato quell'"odio di sé" che ha corrotto la civiltà europea e che François Furet ha definito come la capacità di generare uomini che odiano l'aria che respirano senza averne mai conosciuta un'altra. Le manifestazioni estreme di questa malattia - lager e gulag - esprimono quei miti fondatori: i miti palingenetici (politica razziale o purificazione sociale di classe), la gestione scientifica della deportazione, del lavoro forzato e dello sterminio di massa. L'umanità europea compie azioni di penitenza ma sembra non aver compreso le radici della catastrofe che l'ha devastata. L'"odio di sé" si manifesta nelle ideologie postcomuniste e dell'estremismo pacifista; mentre l'adesione critica all'ideologia scientista assume le forme di un relativismo radicale che nega ogni spazio all'etica, alla morale e alla religione nella vita pubblica, e oltretutto nega la scienza come conoscenza, aumentando così il degrado civile.