Eretici e riformatori d'Arabia. I wahhâbiti in prospettiva europea 1772-1830
ESI - Edizioni Scientifiche Italiane
Napoli, 2011; br., pp. 272, cm 17x24.
(Quaderni della Rivista Storica Italiana. 3).
collana: Quaderni della Rivista Storica Italiana.
ISBN: 88-495-2171-5
- EAN13: 9788849521719
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
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Peso: 0.54 kg
La discussione attuale intorno ai wahhâbiti è segnata, non solo in Europa e ancor più in ambiti non specialistici, dalla preoccupazione per gli effetti della rinascenza politica della religione musulmana in forme radicali nel mondo arabo e al di fuori di esso. Fenomeni di lunga durata tendono a venire appiattiti sul presente. L'interesse europeo per l'islâm cosiddetto 'wahhâbita' data tuttavia fin dal magistero di Muhammad ibn 'Abd al_Wahhâb (m. 1792) ed è documentato da notizie dirette e indirette, relazioni di viaggio, ricostruzioni storiografiche, finora non accolte in un unico quadro, aventi ai loro estremi le opere di due grandi esploratori della penisola arabica, il danese Carsten Niebuhr e lo svizzero Johann Ludwig Burckhardt. 'Eretici', 'riformatori', 'puritani', 'unitariani', 'deisti', gli antesignani della futura creazione dell'Arabia Saudita attrassero osservatori costretti a scrutare il proprio oggetto attraverso inevitabili, ma pur sempre istruttive formazioni dovute al dibattito musulmano dell'epoca e al normale uso di categorie europee consolidatesi attraverso i conflitti teologico-politici culminanti nella rivoluzione francese.