Visioni asburgiche del Mediterraneo. La Sicilia nell'equilibrio metternichiano (1812-1824)
Roma, 2017; br., pp. 271, ill., cm 15x21.
(Galatea. 2).
collana: Galatea
ISBN: 88-7575-283-4
- EAN13: 9788875752835
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 0.68 kg
Nell'epoca precedente e successiva al Congresso di Vienna l'Impero d'Austria fu tra i principali artefici del nuovo equilibrio europeo, compresa la dimensione mediterranea. Il volume trae spunto dalle vicende politiche e diplomatiche relative alla Sicilia di quegli anni per affrontare, sulla scorta di un ricco apparato documentario di fonte austriaca, il progetto, coltivato dalla casa asburgica e soprattutto dal principe Metternich, di affermare un ruolo di potenza euro-mediterranea. La questione siciliana tra il 1812 e il 1824 risulta infatti un elemento non secondario nella visione e negli atteggiamenti delle élìtes asburgiche in merito all'intesa con la Gran Bretagna, alle forme del predominio in Italia e alla tutela contrastata nei confronti del Regno delle Due Sicilie. La diplomazia viennese, pur senza riuscire a porvi rimedio comprese ben presto che i limiti del governo del Regno borbonico e la sua divisione in due nazioni poco amalgamate avrebbero potuto costituire il punto debole del sistema egemonico austriaco nella penisola italiana. La tematica costituzionale, il tipo di forma monarchica prediletta e i moti del 1820-21 diventano in tale contesto la chiave di lettura della continua oscillazione tra riformismo e repressione che accompagna il passaggio dall'età napoleonica all'età della "restaurazione".