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I beni degli esuli. I sequestri austriaci nel Lombardo-Veneto

Libreria Editrice Viella

Roma, 2022; br., pp. 430, ill., cm 12x24.
(I Libri di Viella).

collana: I Libri di Viella

EAN13: 9791254690093

Soggetto: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,Saggi Storici

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Europa,Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


Il volume ricostruisce, avvalendosi di un ampio scavo archivistico, uno degli aspetti meno noti dell'esilio risorgimentale: il sequestro dei patrimoni di coloro che furono costretti ad abbandonare il suolo patrio. Nel 1853, quando il feldmaresciallo Radetzky, governatore generale del Regno Lombardo-Veneto, impartì l'ordine di sequestrare i beni degli esuli politici, la macchina amministrativa asburgica si mise lentamente in moto, impossessandosi temporaneamente delle loro fortune. Privati delle consuete rendite, gli uomini e le donne trasferitisi oltreconfine furono profondamente toccati dai provvedimenti di sequestro, che fornirono nuovi argomenti alla leggenda nera del malgoverno austriaco sulle province italiane dell'impero. Queste pagine ripercorrono quelle vicende da una prospettiva economica, sociale e giuridica, indagandole nell'agire dell'amministrazione austriaca, nelle traversie degli emigrati colpiti dai provvedimenti e nelle difficoltà delle loro famiglie rimaste in patria. Ne emerge un quadro vivido, nel quale il legame tra politica e proprietà si esplicita in un intreccio tra controllo pubblico, prassi burocratica e strategie famigliari.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci