La responsabilità finanziaria nel diritto costituzionale europeo
Giappichelli - Adottati
Torino, 2006; br., pp. IX-2738, cm 17x24.
(Univ. Sassari. Dipartimento di Economia. 3).
(Univ. sassari-Dipartimento di Economia. 3).
collana: Univ. Sassari. Dipartimento di Economia
ISBN: 88-348-6494-8
- EAN13: 9788834864944
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.6 kg
La dimensione statale e la natura rappresentativa del potere di bilancio sono state messe in crisi dalla nascita dell'ordinamento europeo e dalla presenza di altri livelli di governo all'interno dello Stato. La situazione del bilancio e delle finanze pubbliche italiane viene sottoposta a un monitoraggio continuo da parte delle istituzioni europee, che vigilano sul rispetto del divieto di disavanzi eccessivi, previsto dall'art. 104 del Trattato C.E. e dal Patto di stabilità e crescita, al fine di far convergere le politiche di bilancio statali verso gli obiettivi comunitari. I Governi sono tenuti ad assicurare "che le procedure nazionali in materia di bilancio consentano loro di rispettare gli obblighi derivanti dal Trattato in questo settore". La responsabilità del Governo verso le istituzioni europee per le decisioni di bilancio si è sovrapposta alla responsabilità che l'Esecutivo ha nei confronti dei cittadini e che deriva dalla legittimazione democratica del potere di indirizzo e di guida dello Stato. All'interno dell'ordinamento, la responsabilità finanziaria si estende a tutti i livelli di governo che godono d'autonomia d'entrata e di spesa e dunque hanno la capacità di incidere sull'equilibrio finanziario. Anche in questo caso, alla responsabilità verso i cittadini si è aggiunta una responsabilità dei Governi locali verso le istituzioni di livello superiore, per la stabilità dei conti delle loro amministrazioni.