Walter Gropius e la Bauhaus
Giulio Einaudi Editore
Torino, 2010; br., pp. XXV-200, ill., cm 13,5x21.
(Piccola Biblioteca Einaudi. Nuova Serie. 506).
collana: Piccola Biblioteca Einaudi. Nuova Serie
ISBN: 88-06-20407-6
- EAN13: 9788806204075
Soggetto: Architetti e Studi,Pittura,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.401 kg
Il volume si presenta come uno studio approfondito dell'opera progettuale di Gropius, il cui merito non è soltanto d'inserire correttamente quest'ultima nel quadro delle vicende architettoniche del secolo scorso, ma altresí di farne un tassello decisivo della cultura moderna. Ma il saggio è anche una appassionata meditazione sui modi e le idee dell'avanguardia europea piú sensibile alle possibilità offerte dalla civiltà industriale, e rappresenta pure una proposta ideologica e critica di largo respiro, che nel corso del tempo ha riscosso molte adesioni e suscitato altrettanti dibattiti. Per Argan la crucialità del Bauhaus consiste nel riflettere la crisi della società tedesca tra le due guerre (e in senso piú generale dell'intera cultura moderna) e al tempo stesso nel proporsi come strumento di riforma artistica che ambisce a creare un diverso modello sociale. Né tale compito risulta vanificato ai suoi occhi dalla chiusura d'autorità della scuola da parte del nazismo, o dagli esiti spesso discutibili dell'attività progettuale di Gropius in America. Il carattere emblematico che la sua figura e la sua opera assumono in queste pagine deriva dall'idea che industrial design, architettura e urbanistica siano unificate e attraversate da un identico valore civile: un'idea nobile e potente che, nonostante l'apparente sconfitta odierna, riesce ancora una volta a trovare le ragioni profonde e universali della propria affermazione. (Nuova introduzione di Marco Biraghi)