L'istituto S. Caterina nella storia della chiesa pisana. Dalla morte del cardinale Pietro Maffi all'inizio del Concilio Vaticano II (1931-1962)
Pacini Editore
Ospedaletto, 2022; br., pp. 352, ill., cm 12x24.
(Biblioteca del Bollettino Storico Pisano).
collana: Biblioteca del Bollettino Storico Pisano
EAN13: 9791254861646
Soggetto: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Toscana
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Questo studio sull'istituto pisano di "S. Caterina" è il proseguimento del volume pubblicato nel 2015 che delineava la storia dell'istituto dalla fondazione all'episcopato del cardinale Pietro Maffi. Il periodo storico esaminato ha inizio dalla morte dell'illustre arcivescovo avvenuta nel 1931 e giunge fino all'apertura del Concilio Vaticano II nel 1962. In modo più marcato, rispetto al volume precedente, la storia dell'istituto è inserita nella storia della Chiesa pisana. Nel periodo preso in esame la Chiesa di Pisa si misurò con il regime fascista in fasi e con risultati alterni, fu vicina al popolo nel periodo della seconda guerra mondiale, partecipò alla ricostruzione postbellica: visse in modo intenso le vicende politiche e religiose della seconda metà degli anni Quaranta, degli anni Cinquanta e dei primi anni Sessanta. In questo trentennio l'istituto di "S. Caterina", nelle sue tre componenti, seminario, collegio ed esternato, respirò il clima dell'epoca: in particolare visse in modo drammatico le vicende belliche fino ad essere costretto ad abbandonare la sede pisana per rifugiarsi nella certosa di Calci. Dalla seconda metà degli anni Quaranta fino agli anni Sessanta ebbe un progressivo sviluppo sotto la direzione di mons. Mario Estivi: vide la costruzione di un'ala nuova che accolse il pensionato universitario "G. Toniolo", ebbe il riconoscimento legale delle sue scuole, accolse un consistente aumento di alunni e si caratterizzò per un notevole progresso quantitativo e qualitativo in campo spirituale e culturale. Si qualificò, insomma, come centro della vita diocesana, esercitando un ruolo importante anche nelle vicende della città di Pisa.