La filigrana creditizia della moneta
Mimesis Edizioni
Sesto San Giovanni, 2023; br., pp. 246, cm 14,5x21.
(Eterotopie).
collana: Eterotopie
EAN13: 9791222300450
Testo in:
Peso: 0.32 kg
Il mito della moneta-merce quale disciplina di buon governo è duro a morire. Poggia su una narrazione che è in verità un programma politico per dominare l'autorità statuale attraverso la sovranità dei mercati. La filigrana creditizia, che traspare anche dalle monete d'oro o d'argento, è il segno che la moneta è un credito, ma in una forma molto ingannevole. Capire le ragioni di quel mito, formatosi tra il XVII e il XIX secolo, significa rovesciare la narrazione e ripartire da capo, ovvero dal credito. Gli inizi sono antecedenti alle prime coniazioni di Creso e l'evoluzione della filigrana storica diviene più evidente quando si giunge alle sfide di John Law, che sono ancora le nostre. La storia monetaria è storia dei titoli di credito, di cui la moneta è un'espressione. Pare essere una promessa meno incerta di altre. Promette una potestà di comando su cose e lavoro, una potestà trasmissibile perché credito socialmente riconosciuto. Come ogni titolo di credito contiene un pegno da confidare a qualcuno, che lo accetta. La storia monetaria e creditizia è perciò storia di conflitti tra debitori e creditori. John Locke, Isaac Newton e John Law sono i combattenti a noi più vicini di quanto non sembri.