Il "padre di Telemaco". Odisseo tra Iliade e Odissea
Giardini
Ghezzano, 2006; br., pp. 224, cm 15x21,5.
(Biblioteca di Materiali e Discussioni per l'Analisi dei Testi Classici. 18).
collana: Biblioteca di Materiali e Discussioni per l'Analisi dei Testi Classici
ISBN: 88-427-1451-8
- EAN13: 9788842714514
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
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Peso: 0.44 kg
È davvero credibile lo schema, spesso riproposto, che vede nell'Iliade un poema più antico imitato ed emulato da un poema più recente, l'Odissea? O si deve piuttosto pensare che la tradizione (orale) che si è più tardi fissata nella nostra Odissea abbia lasciato tracce nel poema che pure ha trovato prima la sua forma definitiva? Quando per due volte l'Iliade ci presenta un Odisseo che si definisce "padre di Telemaco", menzionando un personaggio che appartiene completamente all'altro poema, essa ci suggerisce apertamente questa seconda possibilità. Ma a rivelarci fino a che punto l'Iliade abbia potuto "incorporare" la tradizione che ha trovato compiuta realizzazione nella nostra Odissea è uno studio dei motivi narrativi associati a Odisseo nei due poemi; solo attraverso un'indagine di questo tipo, che medii tra neoanalisi e teoria oralistica, possiamo apprezzare il modo in cui nell'Iliade Odisseo, eroe dell'astuzia (mètis) e dell'autocontrollo, in grado di ottenere il ritorno in patria e una lunga vita, possa direttamente confrontarsi con Achille, il protagonista destinato a una breve esistenza e dominato dalla forza e dall'istintualità.