libreria specializzata in arte e architettura
english

email/login

password

ricordami su questo computer

invia


Hai dimenticato la tua password?
inserisci il tuo email/login qui sotto e riceverai la password all'indirizzo indicato.

invia

chiudi

FB googleplus
ricerca avanzata

Una di lingua, una di scuola. Imparare l'italiano dopo l'Unità. Testi autori documenti

Franco Angeli

A cura di Polimeni G.
Milano, 2013; br., pp. 352, cm 15,5x22,5.
(Critica Letteraria e Linguistica. 92).

collana: Critica Letteraria e Linguistica

ISBN: 88-204-0831-7 - EAN13: 9788820408312

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.464 kg


Per diventare "una di lingua", l'Italia può e deve diventare "una di scuola". Questo suggerimento affida nel 1868 la Relazione di Alessandro Manzoni e della commissione milanese al Ministro Broglio, che ha chiesto indicazioni su "tutti i provvedimenti e i modi coi quali si possa aiutare e rendere più universale in tutti gli ordini del popolo la notizia della buona lingua e della buona pronunzia". Strumento fondamentale della trasmissione di una cultura condivisa, a partire dall'Unità la scuola si propone come istituzione cardine nel processo di educazione a una lingua nazionale, che, proprio sulla scorta delle indicazioni manzoniane, è ritenuta fattore unificante non solo di una geografia politica frammentata, ma anche di un rinnovato tessuto sociale. Sui banchi l'apprendimento dell'italiano diviene "mezzo" essenziale per garantire un avvicinamento davvero democratico al sapere e quindi la partecipazione di "tutti gli ordini del popolo" alla vita civile della nazione. Il volume propone una scelta, parziale per necessità, di documenti, decreti, relazioni, manuali, abbecedari, ma anche di passi tratti dai romanzi e di articoli giornalistici, che in progressione cronologica vogliono far luce su alcune tappe evolutive dell'educazione linguistica nella scuola del secondo Ottocento.

COMPRA ANCHE



OFFERTE E PROMOZIONI
€ 40.00

spedito in 2/3 sett.


design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci