Ibridi ferraresi. L'antropologia in una città senza antropologi
Meltemi Editore
Roma, 2020; br., pp. 356, cm 14,5x21,5.
(Biblioteca/Antropologia).
collana: Biblioteca/Antropologia
ISBN: 88-5519-243-4
- EAN13: 9788855192439
Luoghi: Emilia Romagna
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Che cos'è il territorio ferrarese? Come lo immaginiamo se chiudiamo gli occhi? Oggetto di questa ricerca è la formazione di una rete di intellettuali a Ferrara tra l'inizio degli anni Cinquanta e la fine degli anni Ottanta, che hanno prodotto fuori e dentro le mura cittadine una serie di opere visive (se pensiamo alla pittura, alla fotografia, al cinema, alla videoarte) e di scritti (reportage, inchieste sociali, saggi, poesie, racconti, romanzi): tutte opere innovative e di valore antropologico. Alla base dello sguardo di questa generazione di intellettuali vi era un punto di vista fortemente transdisciplinare in cui le separazioni tra discipline - a cominciare da quella tra studi scientifici e umanistici - erano meno evidenti, vista anche l'assenza di facoltà umanistiche e l'istituzione della prima cattedra di Antropologia a Ferrara solo in anni recenti. Le domande al centro di questo volume sono: come si è formata questa rete? Quanto ha contribuito a fare del capoluogo estense, e della sua provincia, una grande città dell'arte e della cultura?