I seminari diocesani di Torino. Dal concilio di Trento (1563) al concilio Vaticano II (1965) tra memoria e storia
Cantalupa, 2013; br., pp. 720, cm 17x24.
(Studia Taurinensia).
collana: Studia Taurinensia
ISBN: 88-7402-887-3
- EAN13: 9788874028870
Luoghi: Piemonte e Valle d'Aosta
Testo in:
Peso: 1.17 kg
Questo volume costituisce un tentativo di colmare una lacuna della storia della diocesi di Torino concernente i seminari diocesani, voluti dal Concilio di Trento con decreto del 15 luglio 1563 e riformati dal Concilio Vaticano II con il decreto Optatam totius del 28 ottobre 1965. A Torino il seminario fu istituito nel 1565 e aperto nel 1567. Per ragioni varie, faticò ad affermarsi. Soltanto con il rettorato dell'abate Pietro Costa (1704-1760) si può parlare di un edificio adeguato e di una comunità seminaristica consistente e formativa. Conferma che l'"istituto seminario" fosse finalmente entrato nella mentalità ecclesiastica fu la fondazione, da fine Settecento a tutto l'Ottocento, di vari altri seminari, a complemento di quello "metropolitano", a Bra, Giaveno, Chieri e Torino-Regio Parco. Nell'Ottocento e nel primo Novecento - tempo di una stupefacente e diffusa fioritura dei seminari - l'ultramontanesimo connotò la formazione seminaristica, che il Vaticano II si propose di riformare. Inaspettatamente, per ragioni soprattutto estrinseche, si verificò dopo il Vaticano II una grave crisi dei seminari nel mondo occidentale, Italia e Torino comprese. Tramontato il modello tridentino-ultramontano, si è ancora oggi, nella Chiesa, alla ricerca di un nuovo modello o di nuovi modelli di seminario. Sembra di poter dire che la storia del seminario costituisca una chiave interpretativa fondamentale della storia di una diocesi e che la sua salute sia una cartina di tornasole del benessere/malessere della stessa.