Ligabue. Il ruggito
Hazard Edizioni
Milano, 2015; br., pp. 165, ill., cm 12x24.
(Contemporanea).
(Contemporanea).
collana: Contemporanea
ISBN: 88-7502-122-8
- EAN13: 9788875021221
Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Fumetti,Pittura,Saggi (Arte o Architettura),Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.65 kg
"Al Matt", "al Tedesch" sono solo due dei molti nomignoli affibbiati nel corso degli anni ad Antonio Ligabue (1899-1965), il più noto tra i pittori naïf del Novecento italiano. Disprezzato, schernito, rifiutato, segnato da una infanzia fatta di miseria, disperazione e abbandono, dalla malattia e dai tanti ricoveri in manicomio, per anni andò elemosinando un bacio, una carezza: "Non sai quanto bene mi fa", diceva. Divenuto famoso prima come personaggio e poi come artista, non ebbe casa, né famiglia; viveva all'aperto, dormiva sotto la luna, mangiava quel che capitava, quando capitava. Quando arrivava in paese, i bambini scappavano e le donne per lui provavano ribrezzo: i vestiti logori, la barba non fatta e poi, in fronte, le cicatrici che si procurava per disperazione, per somigliare a un'aquila e poter volare via. Di Ligabue, queste pagine raccontano le sofferenze dell'uomo immerso nel "Mondo piccolo" del "Grande Fiume". Attraverso un gioco di rimandi e citazioni, Nazareno Giusti ricostruisce e immagina la vita del pittore emiliano e i suoi incontri con il suo mentore, il pittore Mazzacurati, ma anche con i soldati tedeschi, gli uomini di Mussolini e le tigri scappate da chissà quale circo. In una Bassa raffigurata come un ambiente metafisico la sua forma di vita sembra trovare espressione in un grande ruggito arcaico, disperato e profondo.