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Pittura pompeiana. Guida breve. Catalogo della mostra

Electa

Napoli, Museo Archeologico Nazionale, 29 aprile 2009 - 31 dicembre 2010.
Milano, 2009; br., ill. b/n e col., tavv., cm 12,5x19,5.

ISBN: 88-370-7137-X - EAN13: 9788837071370

Soggetto: Collezioni,Pittura,Saggi e Studi sull'antichità

Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico

Luoghi: Campania

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.151 kg


Electa pubblica per l'occasione il catalogo ragionato delle pitture del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, a cura di Irene Bragantini e Valeria Sampaolo. Il volume comprende i contribuiti dei maggiori specialisti del settore, aggiornati rispetto alle nuove scoperte rese possibili dai restauri e, grazie a un'apposita campagna fotografica (a cura di Luigi Spina), restituisce immagini dai colori antichi e dettagli mai visti svelati dalle recenti puliture.Il 29 aprile riapre al pubblico, al termine dei lavori di restauro e di riallestimento delle sale, la collezione delle pitture del Museo Archeologico Nazionale di Napoli che raccoglie un repertorio di affreschi unico al mondo. La collezione degli affreschi, restituiti dalle città vesuviane distrutte dall'eruzione del 79 d.C., raccoglie circa 400 opere su cui si è basata, vista la rarità delle testimonianze pittoriche rinvenute altrove, la suddivisione degli stili della decorazione parietale antica. Il recupero degli affreschi da Pompei è avvenuto dalla metà del XVIII fino a tutto il XIX secolo e, in casi eccezionali, anche nel corso del Novecento. Questo eccezionale patrimonio documenta la pittura di età romana, nella sua evoluzione e varietà, dal II al IV stile: dalle più sobrie pitture a incrostazione alle megalografie di Boscoreale in cui principi, filosofi e personificazioni si stagliano su un rosso pompeiano, indubbia eco della grande arte ellenistica, dalle architetture illusionistiche per incantare l'élite, fino ai più raffinati arabeschi dall'accattivante leggerezza e popolati di eroti, satiri, ballerine sospese nell'aria.Colori antichi e dettagli mai visti, svelati grazie all'attività di pulitura e revisione dei recenti restauri, hanno consentito ai maggiori specialisti del settore di compiere nuove scoperte: confermare o rivedere le correnti interpretazioni iconografiche, ricostruire i contesti di provenienza all'interno di programmi figurativi più ampi, approfondire generi peculiari come la pittura popolare o il ritratto e, inoltre, indagare tutti gli aspetti della tecnica pittorica e dell'organizzazione dei cantieri.
L'esposizione, a cura di Mariarosaria Borriello e Valeria Sampaolo, consente anche di compiere un viaggio per immagini attraverso il mondo greco-romano: dagli dèi ed eroi del mito ai rituali del sacro, dalle scene di vita quotidiana fino all'erotismo, dai ritratti agli incunaboli della natura morta e del paesaggio. Il linguaggio delle immagini permette di considerare queste pitture non solo dal punto di vista stilistico e formale, ma anche e soprattutto in ragione del loro essere espressione di un immaginario collettivo forse non troppo lontano.
Il criterio seguito per il nuovo allestimento ha privilegiato la ricomposizione dei contesti e la sequenza cronologica.
Il percorso espositivo si apre con una sala dedicata alla tecnica, nella quale sono presentati esempi di graffiti preparatori, sinopie, pitture su marmo, ciotole di colori e strumenti di misurazione. Segue la sala dedicata alla scoperta delle pitture, all'influenza che esse ebbero sulla moda e sul gusto neoclassico: in essa è presentato al pubblico il primo affresco staccato a Pompei. Si continua, in ordine cronologico, con le pitture di II stile distribuite secondo i contesti di riferimento, come la villa di Boscoreale e la Casa di Giasone, i cui affreschi sono collocati a parete secondo la successione che avevano prima del distacco; la sala dedicata al III stile comprende una serie di elementi decorativi e di grandi quadri nei quali il paesaggio predomina sulla figura umana; la sala successiva presenta due case di prestigio, quella di Meleagro e quella dei Dioscuri, esemplificative della pittura di IV stile (I secolo d.C.) che comprende opere di grande fama, quali Le nozze di Hera e Zeus, Achille e Briseide, Il Sacrificio di Ifigenia, Piritoo e il Centauro, Enea ferito, Marte e Venere, Arianna abbandonata; a seguire le sale delle nature morte e dei paesaggi, quella della pittura popolare e dei ritratti.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci