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Lo Stato sociale di Hitler. Rapina, guerra razziale e nazionalsocialismo

Giulio Einaudi Editore

Traduzione di Gandini U.
Torino, 2007; ril., pp. IX-406, cm 14x22,5.
(Einaudi. Storia. 13).

collana: Einaudi. Storia

ISBN: 88-06-17831-8 - EAN13: 9788806178314

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Europa

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.519 kg


Il nazionalsocialismo fu una dittatura implacabile con le popolazioni sottomesse ma compassionevole e compiacente verso il popolo tedesco. La sua principale preoccupazione fu alimentare il consenso della nazione tedesca, con politiche che oggi definiremmo di welfare state. Programmi di sostegno ai più deboli, sovvenzioni per le famiglie dei combattenti, reti di sicurezza sociale. il tutto fu finanziato con la rapina selvaggia e sistematica delle nazioni asservite dalla guerra: depredate delle materie prime, colpite nella moneta nazionale, saccheggiate di ogni bene. Ricavando dalla guerra di rapina le risorse per il sistema del consenso, Hitler e i suoi uomini si comportarono come classici uomini politici attenti agli umori dei loro cittadini. Chiedendosi sempre come garantire la soddisfazione del popolo tedesco o quanto meno la sua indifferenza. Per questo la dittatura hitleriana poté contare per la gran parte della sua durata sull'appoggio della maggioranza dei cittadini tedeschi.

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