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Le rinascite della tragedia. Origini classiche e tradizioni europee

Edizioni Carocci

A cura di Guastella G.
Roma, 2017; br., pp. 380, cm 24x12.
(Aulamagna).

collana: Aulamagna

ISBN: 88-430-8332-5 - EAN13: 9788843083329

Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


La forma teatrale della tragedia - inventata dai Greci e riproposta in varie modalità sulle scene romane - si esaurì e scomparve dalla cultura occidentale per un lungo periodo, compreso fra l'età tardo antica e l'inizio dell'umanesimo. Durante il Medioevo la conoscenza tanto del genere letterario quanto delle sue forme di presentazione al pubblico si ridusse a poche notizie confuse, sulla base delle quali gli intellettuali interessati alla letteratura antica cercarono, in modi talvolta davvero curiosi, di costruirsi una propria idea della tragedia. A quest'idea le varie tradizioni nazionali diedero una nuova vita, quando la riscoperta dei modelli classici permise di osservare più da vicino i testi di un autore come Seneca, e poi quelli dei grandi capolavori attici, e via via si acquisirono nuove conoscenze sulla realtà del teatro antico. Ma la tragedia moderna si sviluppò in forme assai differenziate, all'interno dei vari ambiti 'nazionali'. I saggi di questo volume si concentrano sulla varietà dei modi in cui la cultura moderna ha reinventato la tragedia classica. Le diverse declinazioni che questo genere ha conosciuto, fra l'antichità e il Cinquecento, vengono illustrate seguendo l'evoluzione e le fratture della sua storia in Grecia, a Roma, durante il Medioevo e nella prima produzione italiana, inglese, francese e spagnola.

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