Costantino Brumidi «il Michelangelo degli Stati Uniti»
Brè Edizioni
Treviso, 2021; br., pp. 174, ill.
EAN13: 9791259700704
Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura),Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 1 kg
Mancano pochi giorni al Natale del 1850, il governo della restaurazione papale sta cancellando tutte le riforme prodotte dalla Repubblica Romana e ha istruito centinaia e centinaia di processi per punire coloro che hanno partecipato alla epica rivolta. In uno di questi processi-farsa, l'inquisito è un grande pittore romano, uno degli artisti più conosciuti e apprezzati in quel periodo: Costantino Brumidi. Prima dello scadere dell'anno, Brumidi sarà condannato a diciotto anni di carcere con l'accusa di 'Furto violento a danno del Venerabile Monastero di S. Francesca Romana'. Dopo dieci mesi di prigione, Brumidi verrà graziato da Papa Pio IX, ma alla grazia seguirà l'esilio e così dovrà abbandonare la famiglia e i suoi beni ed emigrare in America. Lì avrà l'opportunità di affrescare chiese (New York, Washington, Baltimora, Filadelphia, Città del Messico) e di fare opere per privati. Tuttavia, la sua opera più apprezzata e imperitura sarà la serie di affreschi al Capitol (migliaia e migliaia di metri quadrati di affreschi a tema), fra i quali risaltano 'l'Apoteosi di George Washington' e la 'Stanza del Presidente', ammirati, a oggi, da più di cento milioni di visitatori.