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Venezia. L'istituzione immaginaria della società.

Rubbettino Editore

A cura di Borelli G. e Busacca M.
Soveria Mannelli, 2020; br., pp. 124, cm 12x18.
(Sociologia delle Città Italiane. 5).
(Varia).

collana: Sociologia delle Città Italiane

ISBN: 88-498-6243-1 - EAN13: 9788849862430

Luoghi: Veneto,Venezia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.21 kg


Venezia è il luogo dell'immaginario per eccellenza: è il luogo dell'istituzione sociale dell'immaginario. Di questo concetto i saggi contenuti in questo libro sono - consapevolmente o meno - debitori di Cornelius Castoriadis, e con lui concordano che, l'immaginario rappresenti una «creazione sociale incessante ed essenzialmente indeterminata». Nel caso di Venezia tutto ciò che generalmente riconosciamo come "unicità", "eccesso" o "stravaganza", è opera di questo immaginario e porta all'accettazione che l'indeterminatezza veneziana non possa ridursi a una sommatoria di conoscenze logico-scientifiche, basata sui principi di razionalità e di non contraddizione, ma debba in qualche modo venire a patti con la "creatività sociale", con l'immaginario sociale che crea forme e figure che non trovano spazio nelle rappresentazioni istituzionali basate sull'essere-così del mondo. Occuparsi di Venezia significa accettare anche le rappresentazioni che ne trasfigurano/alterano/deformano le proprietà costitutive ma che la dotano di senso attraverso punti di vista apparentemente arbitrari e immotivati. Questo libro si basa sulla convinzione che l'inclusione di queste rappresentazioni si possa rivelare una risorsa preziosa per intravedere ciò che per la società veneziana è "razionale" o "reale".

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